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Rischio Idrogeologico

Documenti sul rischio di fenomeni di dissesto idrogeologico, di frane o smottamenti per instabilità dei pendii e di fenomeni alluvionali in ambito fluviale in provincia di Teramo.

Secondo il Ministero dell'Ambiente, "il rischio naturale legato alle catastrofi idrogeologiche è in Italia tra i problemi più rilevanti, sia per i danni prodotti sia per il numero di vittime. Il sempre maggiore impatto delle catastrofi idrogeologiche sul territorio, dal dopoguerra ad oggi, va innanzitutto attribuito ai mutati scenari territoriali che hanno privilegiato l’occupazione e lo sfruttamento di aree naturalizzate e, marginalmente, a variazioni di tipo meteo-climatico. In pratica gran parte dei danni derivati dal dissesto idrogeologico sono prevalentemente determinati dai comportamenti umani e dai modelli pratici di sviluppo, piuttosto che da un presunto incremento della pericolosità naturale del territorio".

L'Abruzzo è la quarta regione in Italia con il maggior numero di comuni a rischio idrogeologico "molto elevato". Da un punto di vista numerico, la provincia di Teramo presenta 9 comuni a rischio "molto elevato" (19,1% sul totale in provincia) e 38 comuni con rischio "molto elevato" e "elevato" (l'80,2% rispetto al totale provinciale).

Carta delle aree a rischio PAI per la Provincia di Teramo

La Carta delle Aree a Rischio, allegata al Piano Stralcio di Bacino per l'Assetto Idrogeologico dei Bacini di Rilievo Regionale Abruzzesi "Fenomeni gravitativi e processi erosivi", è stata ottenuta dall'intersezione degli strati informativi contenuti nella Carta della Pericolosità con quelli riportati nella Carta degli Insediamenti Urbani e Infrastrutturali.

Piano stralcio di difesa dalle alluvioni in attuazione della Direttiva 2007/60/CE Distretto Appennino Centrale UoM-Cod ITR131 e ITI023

Nell'ambito dei propri compiti istituzionali connessi alla difesa del territorio l'Autorità dei Bacini di Rilievo Regionale dell'Abruzzo e del Bacino Interregionale del Fiume Sangro ha disposto, ai sensi dell'art. 17, comma 6-ter della Legge 18.05.1989 n. 183, la redazione del Piano Stralcio Difesa dalle Alluvioni, quale stralcio del Piano di Bacino, inteso come strumento di individuazione delle arre a rischio alluvionale e quindi, da sottoporre a misure di salvaguardia ma anche di delimitazione delle aree di pertinenza fluviale

Il piano stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico dei bacini idrografici di rilievo regionale abruzzesi e del bacino interregionale del fiume Sangro "Fenomeni Gravitativi e Processi Erosivi"

Il Piano Stralcio di Bacino per l'Assetto Idrogeologico dei Bacini Idrografici di Rilievo Regionale Abruzzesi e del Bacino Interregionale del Fiume Sangro "Fenomeni Gravitativi e Processi Erosivi" (di seguito denominato PAI) viene definito dal legislatore quale "strumento conoscitivo, normativo e tecnico-operativo mediante il quale sono pianificate e programmate le azioni e le norme d'uso finalizzate alla conservazione, alla difesa e alla valorizzazione del suolo, sulla base delle caratteristiche fisiche ed ambientali del territorio interessato" (si veda art 17 della L. 183/89, Legge Quadro in materia di difesa del suolo).

Carta della Pericolosità PSDA per la Provincia di Teramo

La Direttiva Europea 2007/60/CE, recepita nel diritto italiano con D.Lgs. 49/2010, ha dato avvio ad una nuova fase della politica nazionale per la gestione del rischio di alluvioni, che il Piano stralcio di difesa dalle alluvioni (PSDA) deve attuare, nel modo più efficace.

Carta delle Pericolosità PAI per la Provincia di Teramo

La Carta della Pericolosità, allegata al Piano Stralcio di Bacino per l'Assetto Idrogeologico dei Bacini di Rilievo Regionale Abruzzesi "Fenomeni gravitativi e processi erosivi", è stata ottenuta, dalla sovrapposizione dei dati contenuti nella Carta dell'Acclività, nella Carta Geolitologica, nella Carta Geomorfologica e nella Carta Inventario dei fenomeni Franosi ed Erosivi.

Carta delle aree a rischio PSDA per la Provincia di Teramo

Le carte di sintesi, omogenee e semplificate per tutto il territorio regionale, sono utili a rafforzare l’attività di prevenzione e la gestione del rischio alluvioni. In particolare, individuano tre elementi fondamentali: le aree che potrebbero essere interessate da inondazioni di corsi d’acqua naturali e artificiali e dal mare; l’estensione della popolazione potenzialmente coinvolta; la presenza, all’interno di questa zone a più alto rischio di allagamento, di strutture sensibili da proteggere, come scuole, ospedali, servizi per la comunità.

Carta geomorfologica PAI per la Provincia di Teramo

La carta geomorfologica rappresenta le forme d’accumulo e d’erosione del rilievo, compreso quello sottomarino; ne raffigura i caratteri morfografici e morfometrici; ne interpreta l’origine in funzione dei processi geomorfici, endogeni ed esogeni, passati e presenti, che le hanno generate; ne individua la sequenza cronologica, con particolare distinzione fra le forme attive e non attive.

Carte del Rischio Idraulico in attuazione della direttiva 2007/60 e del D.Lgs. 49/2010

Carte del Rischio Idraulico in attuazione della direttiva 2007/60, del D.Lgs. 49/2010 e in osservanza degli "Indirizzi operativi per l'attuazione della direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione dei rischi da alluvione con riferimento alla predisposizione delle mappe della pericolosità e del rischio di alluvioni" emessi a gennaio 2013 dal Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare.